Contenuto principale

Messaggio di avviso

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei lettori.
Se decidi di continuare la navigazione accetta il loro uso. Per ulteriori informazioni clicca qui.

logo progetto partecipativorer

A Santa Vittoria, grazie al finanziamento regionale Bando Partecipazione 2022, si darà vita ad un percorso partecipativo intitolato SANTA VITTORIA MUSEO DOP (DIFFUSO DI ORIGINE POPOLARE). Dalla storia all’attualità delle tradizioni.

Perché Santa Vittoria?

Perché a Santa Vittoria, nel cuore della Bassa Padana, nel ‘800 e nel ‘900, nascono storie popolari: l’acqua, dall’origine di Santa Vittoria emersa dalle opere di bonifica dei Bentivoglio da cui il primo nome di Gambararia alla presenza del più importante torrente della Provincia, il Crostolo, dalla imponente alluvione del 1951 all’importanza della pesca per tanto tempo elemento di sopravvivenza della popolazione, l’acqua costituisce una presenza forte dell’identità storica e popolare di Santa Vittoria la Cooperazione, talmente diffusa in tanti settori produttivi, esperienza unica in Italia, da realizzare la cosiddetta “Cooperazione integrale” modello teorizzato da Antonio Vergnanini la Musica dei Violini dando vita, in una piccola Comunità, a 18 orchestre, molte di natura familiare, anche qui una storia talmente particolare da meritarsi l’appellativo di “Paese dei 100 Violini” la Scienza, con l’invenzione da parte di uno dei suoi cittadini più illustri, don Enzo Manfredi, del Tubo Catodico alla base della trasmissione multipla della Televisione lo strumento di maggiore comunicazione popolare. Costruire il Museo DOP Santa Vittoria significa individuare dei luoghi fisici oggi dismessi, non utilizzati, per collocarvi la storia e le potenziali attualità delle identità storico popolari. Questi luoghi oggi potenzialmente esistono già, i loro proprietari posseggono spiccate sensibilità sociali e quindi il progetto possiede una realistica realizzabilità. Nel processo si parlerà anche delle caratteristiche di questi luoghi che dovranno possedere multiformi modalità di presenza e di comunicazione (oggetti, testi, testimonianze…) e nei quali di potranno costituire laboratori di sperimentazione di possibile attualizzazione dei contenuti presenti. Inoltre, l’itinerario tra i luoghi potrà costituire una opportunità di turismo slow, di prossimità.

Qual è l’obiettivo?

Obiettivo primario è la “cooperazione” per dare vita ad un progetto condiviso, che nasca dalle idee e dai contributi di tutte le associazioni locali, di tutti i cittadini, delle aziende del territorio, delle istituzioni. Il progetto, come già detto, mira alla progettazione partecipata di un MUSEO DIFFUSO DELLA STORIA POPOLARE LOCALE, nel quale le tradizioni e la cultura popolare possano essere rese attuali ed essere assorbite dai luoghi della socialità e della vita economica, tessendo contestualmente relazioni con le aziende produttive del territorio, che parteciperanno attivamente al processo. Non c’è nulla di definito in partenza, se non il bagaglio dei saperi e delle conoscenze che ogni partecipante condividerà nel percorso con gli altri per rafforzare la consapevolezza e il senso di appartenenza della comunità, soprattutto fra i giovani. Il percorso mira a stringere un patto tra le generazioni per una strategia di rigenerazione culturale, sociale, territoriale, ambientale per dare vita ad un museo diffuso della storia popolare e dei saperi locali e a progettare modelli innovativi per la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile del territorio. Il progetto inoltre è in linea con le politiche di rigenerazione urbana avviate dal Comune, realizzato sempre con un finanziamento regionale e intitolato “UN CONTENITORE DINAMICO DI IDEE ALLE PORTE DEL BORGO” condotto dal comune di Gualtieri nel 2022. Nel territorio del comune di Gualtieri vi è necessità di dare vita ai numerosi locali sfitti e ai luoghi abbandonati o poco valorizzati creando delle sinergie con le realtà economiche locali attraverso iniziative promozionali che coinvolgano in primis i giovani, partendo proprio dalla riappropriazione degli spazi e dei luoghi abbandonati da trasformare in luoghi di condivisione. Per rafforzare il radicamento dei giovani al territorio il progetto mira a creare un legame con il mondo del lavoro ed in particolare della tradizione contadina locale (Aziende agricole es. CILA, Pellegrini, La Libertà) Contribuisce in tal modo a creare un ecosistema per favorire lo sviluppo di attività e dinamiche di prossimità, per rivitalizzare il centro storico attraverso le attività dei giovani e portare lavoro, eventi ed occasioni di incontro ed aggregazione sociale nei locali abbandonati. Tra i locali in disuso vi è anche un immobile confiscato alla criminalità, per cui il Comune ha espresso manifestazione di interesse alla gestione, intorno al quale si amplieranno le discussioni, in coerenza con gli indirizzi che darà in merito il Comune. Come questo progetto guarda al futuro? In particolare quello dei giovani? L’ambizione è quella di costituire una cooperativa di comunità quale soggetto di gestione del museo diffuso di storia popolare locale, coopcomunità dalla spiccata natura intergenerazionale in linea cioè con uno dei tratti forti del progetto.

 

pdf Delibera GC 163 (513 KB)

pdf Progetto Allegato (2.46 MB)

image VOLANTINO SANTA VITTORIA MUSEO DOP (2) (1.77 MB)